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Agostino Arrivabene

Thesauros

Ferrara, Palazzo dei Diamanti

16 luglio – 1 ottobre 2023

/ Agostino Arrivabene. Biografia

Agostino Arrivabene nasce a Rivolta d’Adda, in provincia di Cremona, nel 1967. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera, ma la sua vera palestra sono lo studio e l’osservazione diretta delle opere dei grandi maestri del passato. La sua ricerca si sviluppa, infatti, sotto il segno di Leonardo, Michelangelo, Dürer, Jan Van Eyck, i Primitivi fiamminghi e Rembrandt.
In un personalissimo percorso anti-moderno l’artista sfrutta le indicazioni di questi illustri predecessori per ricercare la “bellezza” nella contraddittoria realtà del presente.
Le opere di Arrivabene sono caratterizzate da una forte carica visionaria e da una predilezione per il linguaggio simbolista e sono realizzate con tecniche tradizionali e materiali preziosi, preparati artigianalmente.
Egli guarda a naturalia e artificialia, a quegli oggetti provenienti dalla natura o creati dalle mani dell’uomo che suscitavano meraviglia, un tempo custoditi nelle Wunderkammer di re, nobili, scienziati e dotti ecclesiastici. Nelle Vanitas è architetto fantastico della sua più mirabolante fantasia e del suo amore per l’indagine della vita segreta della natura e delle cose, che si concretizza in misteriose visioni di luci e di ombre che rivelano la pressione di sentimenti e passioni.
Nella sua produzione, che spazia dalla figura al paesaggio, le tematiche del male, della morte e del dolore sono una costante. Il dolore però non è morbosa attrazione, ma è “funzionale” ad uno stato di transizione, di passaggio, che permette al soggetto di entrare in contatto con realtà altre (a volte materialmente rappresentate da piante o fiori, altre volte soltanto accennate con colpi di luci o polveri sulla tela). Altrettanto suggestivi sono i paradisi in cui luci accecanti invadono figure in estasi che attendono una risposta a quesiti cosmici.