Catalogo

De Nittis e la rivoluzione dello sguardo

Catalogo della mostra

De Nittis e la rivoluzione dello sguardo
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
1 dicembre 2019 – 13 aprile 2020

Catalogo a cura di Maria Luisa Pacelli, Barbara Guidi, Hélène Pinet

Saggi di Maria Luisa Pacelli, Hélène Pinet, Robert Jensen, Barbara Guidi, Adolfo Tura

288 pagine illustrate
Fondazione Ferrara Arte Editore
ISBN: 978–88–89793–52–7
€ 48

Prezzo speciale online € 9,90

«Meridionale al sud, francese a Parigi e londinese a Londra»: così il critico d’arte Vittorio Pica descriveva, nel 1914, Giuseppe De Nittis (1846-1884) al quale Palazzo dei Diamanti dedica una mostra, frutto del rapporto di collaborazione e interscambio culturale instauratosi tra il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e la Pinacoteca De Nittis di Barletta.
Interprete d’avanguardia della scuola verista del sud Italia nella prima fase della sua carriera, il pittore si traferì a Parigi nel 1868, entrando nella compagine degli innovatori francesi (del calibro di Degas, Caillebotte, Manet, Monet) con i quali condivise gli interessi per la fotografia e per l’arte giapponese.
Paesaggista virtuoso nel tradurre gli effetti di luce abbagliante del suo paese natale come i cieli brumosi dell’Île de France, o le nebbie londinesi, fu abile nel raccontare un mondo e una società in veloce cambiamento fermando il suo obiettivo pittorico sulle città in trasformazione, sulla vita dei boulevard e sui luoghi della mondanità e del tempo libero.
 
L’esposizione dei Diamanti presenta un’ampia selezione di opere del pittore pugliese, tra cui figurano alcuni dei suoi capolavori, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, sia italiane che europee. La rassegna, ordinata secondo un percorso cronologico-tematico, è accompagnata da un catalogo illustrato che approfondisce alcuni temi ancora poco indagati dalla critica.
Il saggio introduttivo, redatto da Maria Luisa Pacelli, ripercorre la carriera di De Nittis nelle varie tappe, geografiche e artistiche, che segnarono la sua vita. Segue un approfondimento di Hélène Pinet, già responsabile del dipartimento di fotografia del Musée Rodin di Parigi, sulla relazione tra l’opera del pittore e le ricerche condotte, negli stessi decenni, nella tecnica fotografica. Il successivo contributo di Robert Jensen, studioso del rapporto tra arte e mercato, mette in evidenza la centralità di De Nittis nelle trasformazioni che interessarono il sistema dell’arte parigino alla fine del secolo. Barbara Guidi, conservatrice capo delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, si è dedicata all’analisi dell’approccio del pittore al tema del paesaggio urbano. Infine Adolfo Tura, studioso indipendente di cultura francese dell’Ottocento e del rapporto tra arte e letteratura, ha tracciato un ritratto di Léontine Gruvelle, amata moglie del pittore e sua “manager”, oltre che modella prediletta.

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