A Palazzo dei Diamanti i capolavori di due protagonisti dell'arte europea tra Otto e Novecento: Alphonse Mucha e Giovanni Boldini, straordinari cantori del fascino e della bellezza femminile
A Palazzo dei Diamanti di Ferrara, dal 22 marzo al 20 luglio 2025, aprono al pubblico due mostre straordinarie: una monografica su Alphonse Mucha, uno dei padri dell’Art Nouveau, nelle 11 sale dell’ala Rossetti, e una mostra-dossier su Giovanni Boldini, dedicata al tema del ritratto femminile, nelle 3 sale dell’ala Tisi.
Oltre 40 opere di Giovanni Boldini – tra dipinti ad olio, pastelli, acquerelli, disegni e incisioni – selezionate fra quelle custodite nel Museo a lui intitolato raccontano il suo talento di pittore della “donna moderna” e del suo fascino. La mostra approfondisce, infatti, il tema del ritratto femminile, cui il pittore ferrarese si dedicò in maniera quasi esclusiva, e con successo, nella Parigi fin de siècle. Ricercatissimo da una facoltosa clientela internazionale, Boldini fu capace di restituire, come pochi altri, la viva concretezza, il carattere e lo status dei suoi modelli, che consegnò alla storia come icone di un’epoca. Il pubblico e la critica, in Europa come in America, apprezzarono soprattutto l’innovativa formula stilistica con la quale diede forma all’ideale femminile del tempo: elegante, spigliato, colto, emancipato, inquieto, talvolta eccentrico.
Lo dimostrano i ritratti a figura intera per i quali divenne celebre in tutto il mondo, come quelli della contessa Berthier de Leusse, della principessa Eulalia di Spagna, della misteriosa protagonista di Fuoco d’artificio, e di Olivia Concha de Fontecilla, detto La signora in rosa. Accanto a questi capolavori, contraddistinti da quella peculiare scrittura rapidissima e insieme controllata che rende inconfondibile e unico il suo stile, saranno presenti altri esemplari a mezza figura a olio e a pastello, due straordinari ritratti di Boldini (il bronzo realizzato da Vincenzo Gemito e il famoso Autoritratto a sessantanove anni), alcuni interni dell’atelier, un genere dalla forte valenza autobiografica a cui si dedicò dalla fine degli anni Ottanta, e altri lavori, vitali e vibranti, concepiti come studi, tra cui il Nudino scattante e la tela intitolata Ninfe al chiaro di luna.
Completano il percorso espositivo una selezione di disegni che dimostrano il suo rapporto iperattivo con la realtà circostante e una serie di mirabili incisioni che documentano un aspetto della sua produzione assai significativo ma meno conosciuto.
Mostra organizzata da Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara
con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna
a cura di Pietro Di Natale
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tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it
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comunicazione.ferrararte@comune.fe.it
Orario mostra
Aperto tutti i giorni
dalle XXXXXXX
Dove siamo
Palazzo dei Diamanti
Corso Ercole I d'Este 21 | Ferrara
Informazioni
tel: +39 0532 244949
email: diamanti@comune.fe.it