La città estense dedica, per la prima volta in Italia, una mostra antologica ad Adelchi Riccardo Mantovani, straordinario pittore e disegnatore – noto soprattutto in Germania, sua terra d’adozione – che rinnova nella sua opera quella capacità d’evocazione fantastica spiccatamente ferrarese di cui, prima di lui, sono stati eccezionali interpreti gli antichi maestri dell’Officina, Ludovico Ariosto, Dosso Dossi e Giorgio de Chirico.

La mostra Il sogno di Ferrara documenta tutti i momenti della carriera dell’artista, che, recuperando i valori tradizionali della pittura e del disegno, destabilizza la percezione del dato quotidiano proiettandolo in atmosfere oniriche e sospese: dagli autoritratti del periodo giovanile alle opere di sapore autobiografico e fiabesco degli anni Ottanta e Novanta; dalle immagini di gusto allegorico e popolare alle visioni specificatamente padane. Un viaggio ricco di delicate suggestioni che racconta la vicenda umana e creativa di un uomo che «fin da bambino ha sempre avvertito l’impulso di tradurre pensieri e fantasie in immagini».

In catalogo Vittorio Sgarbi mette in evidenza i punti di forza della pittura di Mantovani, paragonando la sua attitudine a quella di altri grandi artisti; Lucio Scardino rievoca gli incontri con il pittore per definirne la personalità; Laura Gavioli si concentra sul profilo biografico e sul rapporto dell’artista con Ferrara, mentre Angela Benini Bighi racconta la sua esperienza di collezionista. Infine, una selezione delle opere in mostra è accompagnata da brevi testi dell’artista che raccontano le suggestioni e gli aneddoti legati alla creazione dei dipinti.